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Bambini e adolescenti hanno bisogno di assumere tantissime vitamine e nutrienti presenti soprattutto in frutta e verdura. Ma oltre il 46% dei giovanissimi, mangia male. La cattiva alimentazione è confermata dai numeri. Un’indagine condotta con i pediatri ha dimostrato che è sola una minima parte a seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata.

Tra coloro che non seguono una dieta adeguata, il 41,8% dei bambini ha più di 10 anni, il 28,4% un’età compresa tra i 6 e i 10 anni, il 19,5% ha tra i 3 e i 6 anni e il 10,3% ha tra 0 e 3 anni. Sono soprattutto le vitamine B a favorire il pieno sviluppo dell’organismo: nutrienti che il corpo umano non è in grado di sintetizzare in modo adeguato attraverso all’alimentazione e che vanno assunti attraverso gli alimenti e se necessario integratori alimentari.

Ecco i consigli utili per correggere le abitudini alimentari delle famiglie italiane del presidente della Società italiana medici pediatri (Simpe) Giuseppe Mele e Consulcesi Group, network di riferimento per 100 mila medici.

Un’alimentazione ricca di frutta fresca e secca, verdure a foglia verde, carne, legumi e cereali integrali fornisce una dose sufficiente della maggior parte di queste vitamine.

Le dosi giornaliere consigliate dai livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana (LARN) variano a seconda dell’età e del genere. I bambini e gli adolescenti mangiano poca frutta e verdura mentre assumono dosi eccessive di proteine, grassi e zuccheri. Abitudini scorrette, che riflettono le cattive consuetudini delle famiglie italiane: i pasti sono irregolari, la prima colazione spesso viene saltata, l’alimentazione è poco varia e la quantità di nutrienti assunti è squilibrata.

Se la dieta del bambino è particolarmente monotona e non garantisce l’apporto sufficiente di vitamine B e quindi deve ricorrere ad integratori alimentati, sotto stretto controllo del medico di base.

Anche la gravidanza è un momento essenziale nel quale supplire alla mancanza di vitamine B e, in particolar modo, di B9. La somministrazione di folati prima del concepimento può ridurre il rischio di malformazioni congenite e i ginecologi raccomandano alle donne che vogliono avere un figlio di assumere regolarmente almeno 0,4 mg al giorno di acido folico a partire da un mese prima del concepimento e per tutto il primo trimestre della gestazione.

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