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Domenica 12 maggio si celebra la Giornata mondiale della Fibromialgia. Patologia invisibile e dolorosa che ha colpita anche la pop star Lady Gaga. Nel nostro Paese questa malattia di natura reumatologica colpisce circa 3 milioni di italiani, in netta prevalenza donne tra i 25 e i 55 anni, ma pur essendo stata scoperta e catalogata ventisei anni fa dalla Dichiarazione di Copenaghen nell’ambito delle ‘malattie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo’ viene ancora oggi, spesso definita come la “malattia invisibile” per alcune caratteristiche che la contraddistinguono e che ne rendono articolata e complessa la cura e la diagnosi.

La Fibromialgia è una sindrome dolorosa cronica, da sensibilizzazione centrale, caratterizzata dalla disfunzione dei circuiti neurologici preposti all’elaborazione degli impulsi provenienti dalle afferenze del dolore dalla periferia al cervello. Si manifesta con diversi sintomi: dolore muscolo scheletrico diffuso, affaticamento costante, rigidità in diverse parti del corpo, insonnia, continui mal di testa, scarsa resistenza all’esercizio fisico, astenia o l’alterazione della concentrazione.

E’ una malattia che progressivamente condiziona e che limita le abitudini quotidiane delle persone, nei luoghi di lavoro e in casa, provocando un drastico peggioramento della qualità della vita di chi ne è affetto.

Ci sono persone che si abituano, la sopportano, tranquillamente, e altre invece che al contrario non ci riescono.

Pur essendo per certi versi una malattia invalidante, in Italia non è ancora riconosciuta come tale.

Le persone che soffrono di fibromialgia non riescono a ricevere cure adeguate. La difficoltà diagnostica dà infatti molto spesso il via a un percorso lungo e costoso e, in assenza di una cura specifica, richiede trattamenti su più fronti, da fisioterapia, a farmaci convenzionali e non convenzionali, ozonoterapia sistemica, yoga, ecc.

L’associazione CFU Italia (Comitato Fibromialigici Uniti), presieduta da Barbara Suzzi, presente su tutto il territorio nazionale gestita da soli malati, si batte da tempo affinché, nel pieno rispetto dell’art.32 della nostra Costituzione che tutela salute di tutti i cittadini, anche la Fibromialgia sia inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) per ampliare i diritti dei malati e per riconoscere cure, spese mediche ed esami diagnostici al pari delle altre malattie invalidanti. CFU Italia attualmente sta seguendo l’iter della legge all’esame del Senato e per sensibilizzare la cittadinanza sarà presente in tante città italiane, a partire da Roma, con propri banchetti informativi e raccolta firme. In supporto alla sua attività, con un video promozionale della giornata, è scesa in campo anche l’attrice Marina Giulia Cavalli, volto noto ddella fiction di “Un posto al Sole”.

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