Il bimbo di 20 mesi morto all’ospedale Maggiore di Novara, è stato picchiato a morte. A stabilirlo è l’autopsia. Trovati segni terribili di percosse in diverse parti del corpo. Per l’omicidio sono stati fermati Nicholas Musi e Gaia Russo, la mamma del bambino con il suo nuovo compagno. Ma in questa tragedia c’è anche il padre del piccolo Leo, Mouez Ajouli, che soffre per la perdita del figlio.
L’accusa per la madre del bambino e il suo compagno è di omicidio volontario pluriaggravato. L’uomo si trova nel carcere di Novara mentre la donna, incinta, è agli arresti domiciliari.
Il corpicino senza vita di Leonardo, ucciso da un “colpo all’addome”, era “martoriato con lesioni multiple”, ha affermato il procuratore che segue il caso, Marilinda Mineccia. “E’ un omicidio avvenuto in un quadro di maltrattamenti pregressi”, ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa con il questore di Novara, Rosanna Lavezzaro. Secondo l’autopsia, a provocare la morte del piccolo Leo, che avrebbe compiuto due anni a settembre, un violento colpo all’addome, che ha causato un’emorragia al fegato e ha portato al decesso in meno di mezzora. Il medico legale ha rilevato ecchimosi e lesioni un po’ ovunque: sulla testa, il torace, la schiena e persino sui genitali. Le lesioni risalirebbero alla mattina stessa del decesso.