Si chiama Alongshan ed è il nuovo virus trasmesso dalla zecca.

Un parassita (Ixodes ricinus) pericoloso non solo per gli animali, ma anche per l’uomo. Facilmente riconoscibile per via della sua forma tondeggiante, ricoperto da una specie di scudo duro che nel maschio si trova su tutta la superficie, mentre nella femmina copre solo la parte anteriore.

La zecca si nasconde nella terra e sulle foglie in attesa di un essere vivente a cui attaccarsi. Il suo morso potrebbe potenzialmente trasmettere microrganismi in grado di scatenare patologie anche gravi, come nel caso della malattia di Lyme o la meningoencefalite da zecche-TBE. La malattia di Lyme si manifesta ad esempio, con un eritema migrante. Altri sintomi sono: febbre, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza fisica, rigidità del collo, algie cardiache, vertigini e infiammazione oculare. Pochi giorni fa, sul New England Journal of Medicine, è stata pubblicata la notizia della scoperta di un nuovo virus a RNA segmentato appartenente alla famiglia delle Flaviviridae.

Alongshan (questo il nome con cui è stato ribattezzato) è stato isolato in seguito a un ricovero avvenuto in Mongolia nel 2017. Il paziente presentava febbre alta, cefalea e fatigue, tutti sintomi comparsi in seguito alla puntura di una zecca. Al momento l’infezione (che ha portato al coma un paziente su tre) è stata individuata in 86 soggetti residenti in Mongolia, ma sembra che il virus sia presente anche nell’Europa dell’Est. Non si esclude che possa arrivare anche dalle nostre parti, grazie a immigrazione, viaggi e cambiamenti atmosferici.

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