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Mangiare due mele al giorno può aiutare a diminuire il rischio di imbattersi in un infarto o ictus, e quindi in morte prematura, ma anche tre ciotole di carote al giorno avrebbero lo stesso effetto benefico.

È il risultato preliminare a cui è giunto un recente studio, presentato al meeting annuale Nutrition 2019 di Baltimora, che spiega come il consumo insufficiente di frutta e verdura sia responsabile ogni anno nel mondo di milioni di decessi causati da malattie cardiovascolari.

La ricerca, che fa parte del progetto Global Dietary Database finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, prende spunto da alcuni dati raccolti nel 2010, anno in cui, secondo le stime degli autori, il basso consumo di frutta ha provocato oltre 1,8 milioni di morti per ictus o malattie coronariche mentre quello della verdura ne ha causati un milione, soprattutto tra uomini e giovani adulti.

Incrociando dunque le stime sui consumi con i dati sulle cause di morte di 113 Paesi del mondo i ricercatori hanno scoperto che circa 1 morte su 7 poteva essere attribuita a un consumo insufficiente di frutta, mentre 1 su 12 a un consumo non corretto di verdura. Persone che si sarebbero secondo gli esperti, potute salvare ingerendo più frutta e verdura.

Il consumo di frutta e verdura, concludono i ricercatori, dovrebbe essere incentivato, come spiega Victoria Miller, autrice principale dello studio e ricercatrice della Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University.

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