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Il caldo fa male, ma anche l’aria condizionata accesa anche di notte può essere controproducente per la salute delle persone. Come? Scopriamolo insieme, parola di esperto.

A dirlo è Lino Di Rienzo Businco, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Endoscopica Mininvasiva di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale San Carlo di Roma dice: “Di notte l‘aria condizionata fa male. L’ideale sarebbe refrigerare la stanza raggiungendo la temperatura voluta e poi spegnere il condizionatore“.

Ma se poi, non si riesce proprio a farne a meno, ci sono poi delle regole ben precise da seguire. Businco continua infatti, spiegando: “Il getto d’aria non va direzionato sul viso, perché altrimenti la mucosa nasale si secca, lasciando aperta la porta a virus, germi e batteri”.

Il problema principale è proprio il naso. “Si raccomanda di utilizzare soluzioni nasali umettanti a base di sostanze naturali, che proteggono la mucosa per tutta la notte e minimizzano il trauma dello shock termico”.

Necessario però dice ancora l’esperto, ma bisogna fare molta attenzione alla qualità del sonno, poiché secondo un sondaggio condotto dall’Ansa sono ancora troppe le persone in Italia che credono che questa pratica non provochi problemi (circa il 63%): “Infine, la temperatura impostata non deve essere troppo bassa, perché durante il sonno le funzioni rallentano e il caldo viene percepito meno dal corpo”.

E poi conclude: “Di giorno, la temperatura esterna andrebbe divisa per due e al risultato andrebbe aggiunto dieci. Quindi, se ci sono 30 gradi, la temperatura ideale è di 25. Ma di notte sarebbe meglio tenere la temperatura un po’ più alta”.

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