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Con buona probabilità i cambiamenti climatici hanno facilitato la diffusione di un fungo altamente patogeno e resistente ai farmaci, la Candida auris, su cui oggi, ultimo in ordine di tempo, è stato il Canada a lanciare l’allarme. A studiare il comportamento di questo fungo, sono stati gli esperti con a capo Arturo Casadevall della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora (Usa), che hanno pubblicato una ricerca sulla prestigiosa rivista ‘mBio’.

Il team ha messo a confronto in laboratorio C. auris con alcuni dei suoi più stretti ‘parenti’ per verificare la loro resistenza nei confronti delle alte temperature. “La preoccupazione è che il Pianeta diventa sempre più caldo e molti di questi funghi che ora non si adattano alle alte temperature potrebbero iniziare a farlo, per sopravvivere, diventando una minaccia seria per la salute pubblica”.

La Candida auris, sconosciuta fino al 2009, negli ultimi 10 anni ha fatto registrare diversi focolai di infezione negli ospedali e nelle strutture di tutto il mondo, principalmente tra i pazienti con sistema immunitario compromesso, come le persone sottoposte a chemio o chirurgia, ma anche fra coloro che ricevono altri tipi di farmaci.

In Canada si sono registrati 20 casi tra il 2012 e giugno di quest’anno, come pubblicato dalla Public Health Agency of Canada. “Finora la C. auris era rimasta relativamente rara”, ha affermato Isaac Bogoch, medico di malattie infettive al Toronto General Hospital. Ma questo fungo, che può causare infezioni del sangue, delle ferite e delle orecchie, ha tre caratteristiche principali che lo rendono particolarmente preoccupante: in quanto, difficile da identificare, e difficile da trattare con successo quando invade il flusso sanguigno ed è spesso resistente a una o più classi di farmaci antimicotici a cui i medici si rivolgono per primi”.

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