“Se lunedì mia figlia non avrà l’insegnante di sostegno in classe, martedì manifesterò in piazza d’Italia, davanti alla Prefettura, e chiedo il sostegno di tutta la città”. Si chiama Rita, ed è la mamma di una ragazza di 19 anni, disabile, ritirata dalla scuola perché manca il docente di sostegno. Ecco allora che ha deciso di sollevare la protesta: “Ieri – racconta all’ANSA – mi hanno chiamata dalla scuola per convincermi a far tornare in classe mia figlia. Mi hanno detto che forse lunedì ci sarà l’insegnante di sostegno, e che in ogni caso la mia ragazza non sarà lasciata sola”.
“Ma i ‘forse’ – attacca – non mi bastano più. Mi dicono queste cose dall’inizio dell’anno scolastico, e in un mese nulla è cambiato. Lo ripeto, riporterò mia figlia a scuola solo se e quando saranno garantiti i suoi diritti. E avere l’insegnante di sostegno è un suo diritto. Io non sono più disposta a lasciarla abbandonata su una sedia per tutta la mattina, a guardare gli altri ragazzi che fanno lezione. Voglio certezze”.
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