Disturbi alimentari, Villa Miralago, la più grande comunità terapeutica italiana compie 10 anni

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Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i disturbi alimentari rappresentano la seconda causa di morte, dopo gli incidenti stradali, tra i giovani. Oltre 3 milioni le persone in Italia, di cui il 95,9% donne, ne soffrono (Ministero della Salute).

Sempre più frequenti i casi che coinvolgono anche bambine di 8-9 anni. Le persone più colpite restano quelle in età adolescenziale. A prendersi cura di loro con amore e competenza da ben dieci anni sono gli specialisti di Villa Miralago a Varese, la più grande comunità terapeutica d’Italia per la cura dei disturbi del comportamento alimentare convenzionata con il SSI (anoressia, bulimia, vigoressia, frequente anche nei maschi adulti, l’ortoressia e il disturbo da alimentazione incontrollata – obesità) e una delle più grosse d’Europa.

Qui il 92% dei pazienti porta a compimento il suo percorso di cura terapeutico con esiti molto positivi. La quasi totalità delle pazienti durante il percorso di cura arriva a guarigione sintomatica: l’82 % dei casi di anoressia, il 78% di bulimia e il 65% dei casi nel disturbo di alimentazione incontrollata.

“Curare un disturbo alimentare vuol dire non aver più bisogno di manomettere il proprio rapporto con il cibo e con il corpo. Fino a quando si frapporrà qualcosa tra il paziente e il cibo/corpo, fino a quando le paure continueranno ad inquinare, la libertà di mangiare o di apparire, non può esserci guarigione, al di là di ogni peso immaginabile, al di là di ogni abitudine alimentare – ha detto il Direttore Sanitario di Villa Miralago, Leonardo Mendolicchio – Guarire significa, infatti, non essere più costretti a ricorrere al cibo per assecondare le proprie aspettative di perfezione, significa non dover più fustigare il proprio corpo per lenire le proprie colpe. Guarire significa essere liberi di entrare in risonanza con la propria umanità senza sentirsi troppo giudicati o in balia dello sguardo altrui”.

La scommessa che compie Villa Miralago, con ogni paziente, è quella della riappropriazione del rapporto con l’Altro, con la famiglia, con gli amici, con il mondo anche per i casi più gravi che trovano ospitalità nel nucleo “Ginestra” che è riservata ai pazienti con gravissima malnutrizione e che necessitano di nutrizione artificiale.

I risultati eclatanti di Villa Miralago sono dovuti a più di un fattore: una struttura all’avanguardia e un’equipe di altissimo livello, che realizza percorsi individuali e personalizzati per ogni singolo paziente, grazie anche alla presenza di un numero elevato di personale, più di un operatore per ogni paziente. La riabilitazione nutrizionale viene fatta in modo lento e senza traumi, preparando la psiche ai cambiamenti fisici corporei. La psicomotricità è un altro pilastro del percorso di riabilitazione in questo centro, che mette il corpo nella relazione, in una dimensione ludica permettendo ai pazienti di viverlo in maniera meno sintomatica.

Giovanna Manna

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