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Il nostro organismo manda dei segnali quando non stiamo bene. E lo stesso accade anche per la salute e il funzionamento del nostro fegato.

Disturbi e disfunzioni del fegato possono essere di vario genere, alcuni più caratteristici e facili da riconoscere, altri invece, decisamente più generici e che solo un medico può interpretare valutando la situazione dell’insieme. Nella maggior parte dei casi non c’è da allarmarsi ma è bene conoscere 10 possibili sintomi di problemi epatici da non sottovalutare:

– Pelle e occhi gialli
– Urina molto scura
– Prurito alla pelle
– Comparsa di lividi
– Stanchezza cronica
– Oscillazioni di peso
– Febbre alta
– Feci chiare o che tendono al giallo
– Nausea
– Dolori addominali
– Pelle e occhi gialli
– ittero

Quando la pelle e la sclera (ossia la parte bianca degli occhi) assumono un colorito giallognolo, si tratta di ittero, abbastanza comune nei neonati e meno frequente negli adulti. Se notate un cambiamento di colore simile rivolgetevi subito ad un medico che valuterà la’eventuale presenza di virus che hanno danneggiato il fegato (come quelli che causano l’epatite B e l’epatite C) o di altre patologie a carico di quest’ultimo.

Urina molto scura
Se non vi è una disidratazione molto forte o si assumano determinati farmaci che cambiano il colore dell’urina, dovete subito preoccuparvi, potrebbe trattarsi del fegato che non va come deve andare.

Prurito alla pelle
Uno dei sintomi caratteristici di un possibile danno epatico è un intenso prurito alla pelle o una pelle molto secca. Questo succede ogni qual volta il fegato non è in grado di abbattere i depositi di bile e il corpo cerca allora di espellerli tramite l’epidermide. Se soffrite di forti pruriti apparentemente immotivati rivolgetevi subito ad uno specialista.

Comparsa di lividi
Se vedete comparire dei lividi senza un perché, un per come, potrebbe trattarsi di sofferenza epatica.

Stanchezza cronica
La stanchezza è uno di quei sintomi che compare come specchio di diverse malattie ma quando si tratta di qualcosa che è legato al fegato è decisamente molto più forte. Si ritiene che ciò accada in quanto le persone che accusano problemi a quest’organo possano soffrire di malnutrizione e di anomalie ormonali, due situazioni che possono contribuire alla debolezza del corpo umano e al suo conseguente affaticamento cronico.

Oscillazioni di peso
Se il peso subisce delle variazioni senza che si siano apportate modifiche importanti nello stile di vita o all’alimentazione, la causa principale, potrebbe essere da attribuire ad uno squilibrio del fegato. La perdita di peso può verificarsi in quanto l’organismo con un fegato in difficoltà ha problemi nel metabolizzare i nutrienti necessari. Per quanto riguarda invece l’accumulo di chili in eccesso, questo può essere dovuto ad un fegato che non riesce a lavorare bene la bile che, essendo ricca di grassi, viene poi rimessa in movimento, in circolo.

Febbre alta
La febbre alta può avere origine da diverse cause. Nel caso del fegato che non funziona bene, vuol dire che aumentano alcune tossine nel sangue che inducono l’organismo a reagire, facendo comparire appunto la febbre per poterle combattere ed espellere meglio.

Feci chiare o che tendono al giallognolo
Anche il colore delle feci può far capire che qualcosa non va dal punto di vista epatico. Farlo presente dunque al proprio medico di base.

Nausea
La nausea è un sintomo abbastanza comune per diverse patologie, tra queste anche quelle riconducibili ad un mal funzionamento epatico. Può comparire soprattutto dopo i pasti ed essere accompagnata da vomito.

Dolori addominali fegato
Un fegato malato causa anche dolori addominali in particolare nella zona delle costole. È possibile percepirli però come riflesso fino alla schiena e può contemporaneamente comparire anche del gonfiore addominale.

Il fegato, proprio come avviene per i reni (altri “filtri del corpo”), è un organo silente, che quando è affaticato o colpito da qualche patologia, difficilmente dà sintomi dolorosi. Tuttavia, accade spesso di percepire delle fitte nella regione addominale superiore destra e di pensare di avare qualche problema epatico.

Le patologie che possono colpire il fegato sono diverse: cirrosi epatica, una grave malattia causata dall’abuso di alcool o di sostanze stupefacenti, ma anche da epatiti non curate. Queste ultime sono nient’altro che delle infezioni virali che colpiscono questa ghiandola, provocando così la sua infiammazione. Anche in questo caso, è molto difficile accorgersi di aver contratto un’epatite dal dolore, piuttosto, saranno altri i segnali da considerare, come ad esempio, e dicevamo anche prima, una colorazione itterica della pelle (epatite A, alimentare), un dimagrimento improvviso o un malessere generale, e naturalmente analisi del sangue alterate.

Un disturbo comune è poi la steatosi epatica, o “fegato grasso”, condizione favorita dal consumo continuato di cibo-spazzatura e troppo ricco di proteine e grassi animali, che però è in genere del tutto asintomatico.

Una causa comune possono essere senz’ombra di dubbio i calcoli alle vie biliari, che si formano soprattutto nella colecisti, piccolo organo a forma di sacchetto adiacente al fegato, in cui si raccoglie la bile. Quando questi calcoli ostruiscano i dotti biliari (verso il fegato o il pancreas), possono creare infiammazione e un dolore molto acuto.

I calcoli biliari se trascurati possono degenerare e provocare una pancreatite acuta, malattia grave che va curata subito in ospedale. Un dolore generalizzato verso la parte superiore destra dell’addome può essere anche determinato da duodenite, infiammazione della mucosa interna del duodeno, una malattia infiammatoria affine alla gastrite e all’esofagite.

In questo caso la soluzione è soprattutto di tipo alimentare. Seguire una dieta sfiammante e ridurre l’apporto calorico sono i principali passi da fare. Il fegato ingrossato, poi, è senza ombra di dubbio un organo che necessita di “manutenzione”. Una bella dieta depurativa e divieto assoluto di assumere, almeno per un po’ bevande alcoliche e cibi grassi.

Attenzione poi anche ai farmaci e alle bevande gassate e zuccherate, che possono danneggiare il fegato nel lungo periodo. Per fortuna, però, questo organo può anche “auto-rigenerarsi”, ovvero, se debitamente stimolato, può guarire da solo. Per questo è utile, ogni tanto, sottoporsi ad una dieta detox ed effettuare esami di controllo dei valori epatici con una certa frequenza.

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