In inverno con il freddo la fame di dolci aumenta, come evitare di prendere peso

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“Quando le temperature si abbassano – ha spiegato a Fanpage.it il biologo e nutrizionista Luca La Fauci – è assolutamente normale un incremento della fame, perché aumenta la richiesta calorica per il nostro organismo, che deve bruciare una maggiore quantità di calorie (rispetto ai mesi caratterizzati da temperature più miti) per mantenere la temperatura corporea”. 

La sensazione di fame aumenta però non solo per chi è esposto a temperature che si avvicinano allo zero, ma anche per chi vive in zone climaticamente più favorevoli in quanto, molto spesso, avverte anche la necessità di mangiare di più: “In questo caso la spiegazione è probabilmente riconducibile a una diminuzione dei livelli corporei di serotonina, una molecola strettamente coinvolta con la regolazione dell’appetito così come con quella della temperatura corporea, del sonno, dell’umore e della sessualità. Questo fenomeno è in buona parte causato dal fatto che il nostro corpo, in questo periodo dell’anno, usa gran parte della serotonina per produrre una un’altra sostanza, la melatonina, un ormone che regola il ritmo sonno-veglia dell’organismo sortendo un effetto sedativo sul nostro organismo. In pratica il cervello umano quando percepisce il buio utilizza la melatonina per informare il resto del corpo che è arrivato il momento di dormire”. 

Perché si ha più voglia di dolci?

Un dolcetto in più, una tazza di cioccolata calda, le temperature si abbassano oltre ad aver più voglia di mangiare, si ha proprio voglia di zuccheri. “Anche in questo caso la molecola responsabile sembra essere la serotonina – spiega ancora lo specialista – perché l’ingestione degli zuccheri di piccole dimensioni (chiamati zuccheri “semplici”) di cui sono ricchi i dolci, stimola la secrezione dell’ormone insulina, che facilita l’ingresso di diversi nutrienti nelle cellule ma che ostacola l’ingresso di un amminoacido, il  triptofano che, potendo restare nella circolazione sanguigna, in quanto è in grado di incrementare la produzione di serotonina a livello del sistema nervoso centrale”. 

“La strategia vincente – consiglia il professor La Fauci per non prendere chili in eccesso – è lo scegliere alimenti ad alto potere saziante e a basso apporto calorico. Gli ortaggi sono la chiave di volta. Finocchio e sedano, su tutti, rappresentano un esempio di questa strategia: pochissime calorie, molta fibra e ottimo potere saziante. Purtroppo bisogna stare attenti e mettere al bando dolci e bevande zuccherate se vogliamo evitare di ingrassare. Ovviamente aumentare il livello di serotonina con l’attività fisica è parte integrante di questa strategia”.

Per stimolare la produzione di serotonina si possono consumare alimenti che: “In questo periodo dell’anno aiutano a gestire l’incremento della fame, come le uova, i legumi, il pesce e i cereali”. Sicuramente meno golosi ma più salutari.

Giovanna Manna

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