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I cibi ricchi di tiramina possono scatenare mal di testa. La tiramina è una molecola dal forte potere vasodilatatore. I formaggi freschi come nel caso della mozzarella, della robiola e della crescenza non presentano questo problema perché la tiramina si forma in maggiore quantità durante la stagionatura, per cui possono essere consumate senza problemi anche da chi soffre di cefalea. Cosa diversa invece per il Grana Padano, l’Emmenthal, il Parmigiano Reggiano, lo Zola. Anche piccole quantità di questi formaggi possono determinare disturbi nei soggetti sensibili.

Recenti studi scientifici dimostrano, infatti, che alte dosi di vitamina D, del quale latte e derivati sono la prima fonte, a contribuire alla prevenzione dell’emicrania.

Il sintomo del mal di testa ricorre anche in diverse intolleranze, come ad esempio quella al lattosio, e può nascondere una forma di celiachia. Il problema del mal di testa rientra tra i sintomi delle allergie alimentari. Le allergie, non sono da confondere con le intolleranze. L’intolleranza al lattosio non va scambiata con l’allergia alle proteine del latte, che è possibile diagnosticare grazie a dei test.

I cibi che combattono il mal di testa sono quelli ricchi di magnesio. Secondo gli esperti infatti, il magnesio potrebbe essere utile per il rilassamento della tensione che può interessare i vasi sanguigni e provocare il mal di testa. Ecco perché il consiglio principale, dicono i ricercatori è quello di arricchire la propria alimentazione co albicocche secche, mandorle, avocado, riso integrale e legumi. Anche gli spinaci, invece, aiutano ad abbassare la pressione sanguigna e ad alleviare il mal di testa. Buona quindi insalata con foglie larghe, spinaci a cui aggiungere noci e mandorle.