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Il primo avvistamento in Europa, della zanzara coreana è avvenuto nell’anno 2008, quando i primi esemplari di questo insetto, molto pericoloso, furono rinvenuti in Belgio. In Italia per i primi avvistamenti sono stati nel 2011, quando alcuni esemplari furono scovati in Veneto, precisamente nella provincia di Belluno. Successivamente si è diffusa in gran parte della Pianura Padana, ma anche in Liguria, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Bolzano. La zanzara coreana è particolarmente resistente e ora si teme che possa raggiungere altre regioni italiane.

Una delle caratteristiche che la differenziano dalle altre zanzare, è che resiste anche alle temperature invernali, rigide. Riesce a vivere anche oltre i 1.000 metri di altitudine. Fa parte della famiglia della famigerata zanzara tigre, dalla quale si differenzia per le dimensioni – è infatti più grande – e per l’assenza della striscia bianca sul dorso.

È una zanzara diurna, a differenza delle specie che tipicamente si trovano in Italia e che preferiscono pungere dal tramonto, vive nelle città o comunque nei centri abitati e si riproduce in piccole pozze d’acqua.

La zanzara coreana è capace di trasmettere malattie esotiche
Oltre al fastidio tipico delle zanzare, la coreana può trasmettere malattie importanti come la Febbre West Nile, l’encefalite giapponese, la filariasi linfatica e la filariosi canina.

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