Spread the love

Sarebbe concentrato nel Dna degli spermatozioi il meccanismo molecolare che si cela dietro ai casi di infertilità maschile considerati finora inspiegabili. Il problema a quanto si apprende, nel Dna degli spermatozoi, resta erroneamente impigliato nelle proteine (chiamate istoni) attorno alle quali si avvolge poi per compattarsi nel nucleo delle cellule.

Il difetto, che potrebbe essere trasmesso dai padri ai figli, è stato riprodotto per la prima volta nei topi di laboratorio e potrà aiutare la ricerca di nuove cure contro la sterilità, come indica anche uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Developmental Cell dai ricercatori dell’Università della Pennsylvania.

«Per gli uomini che soffrono di infertilità senza una causa apparente, tutto può risultare nella norma all’esame medico: sia la conta che la motilità degli spermatozoi. Eppure non riescono ad avere figli», spiega la prima autrice dello studio, Lacey J. Luense. I risultati ottenuti dal suo gruppo sono molto importanti perché dimostrano che «il problema è dovuto a un errore nello sviluppo degli spermatozoi a partire dalle staminali germinali e, in particolare, nella mancata sostituzione delle proteine che avvolgono il Dna delle cellule, gli istoni, con le protamine, proteine più piccole che servono a compattare il Dna negli spermatozoi», spiega Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.