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Si chiama Citrus Maxima ed è originario della Malaysia o pomelo, frutto ricco di vitamina C. In circa un etto di pomelo sono presenti 60 mg di acido ascorbico. Degno di nota è anche l’apporto di vitamina A.

Questo frutto, importato in Cina attorno al 100 d.C. (uno dei principali produttori a livello mondiale), si contraddistingue anche per il fatto di essere una fonte di potassio, minerale che ricopre un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute del cuore.

Tra gli altri motivi per cui vale la pena introdurre il pomelo nella nostra alimentazione, anche la presenza di fibre, nutrienti con i quali è altresì possibile ottimizzare i processi digestivi e combattere la stipsi.

Il pomelo è adatto anche alle diete ipocaloriche essendo anche ricco di vitamina B.

Le sue proprietà sono state ovviamente approfondite dalla scienza. Tra i numerosi studi da citare, ricordiamo quello del 2019 fatto da una ricerca portata avanti da equipe scientifica presso la Yunnan University of Chinese Medicine di Kuming in cui gli scienziati hanno scoperto che interessanti benefici antinfiammatori si possono avere dagli elementi contenuti dalla buccia del pomelo.

Tornando un attimo alla composizione del frutto è bene evidenziare pure la presenza di minerali come calcio, ferro, sodio e lo stesso zinco. L’assunzione di pomelo è controindicata in caso di ipotensione e dovrebbe essere gestita con moderazione nell’eventualità di assunzione di antibiotici, di farmaci ansiolitici e di medicinali finalizzati alla prevenzione delle malattie legate alle aritmie cardiache. Lo stesso vale per alcuni chemioterapici e per i corticosteroidi. In virtù di quanto appena specificato, si consiglia di iniziare ad assumere il pomelo solo dopo aver consultato il proprio medico curante.