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Pane Quotidiano, sempre più anziani milanesi in coda alla mensa

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L’associazione “Pane Quotidiano”, nata a Milano nel 1898 come organizzazione laica, apolitica, apartitica e senza scopo di lucro, che ha come fine principale quello di assicurare gratuitamente, cibo alle fasce più deboli della popolazione, distribuire generi alimentari, e beni di prima necessità, a chiunque si presenti presso le proprie strutture di viale Toscana e viale Monza), e versi in condizioni di bisogno e vulnerabilità, riesce ad aiutare 2500 persone al giorno, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8.30 alle 17.00 e il Sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30.

Ogni mattina, una lunga fila di persone, che riempie gran parte di Viale Toscana, cerca di recuperare pane e generi alimentari di prima necessità, capi di vestiario da indossare, attraverso questa associazione, gratuitamente. Chiedere aiuto, in quanto, come recita il motto che si trova all’ingresso della struttura “Nessuno ti domanderà mai chi sei, perché hai bisogno, né quali sono le tue opinioni“.

Non si tratta solo di senzatetto, ma anche di persone bisognose che percepiscono un reddito, ma che hanno non riescono ad arrivare alla fine del mese, e vanno lì, per trovare qualcosa da mangiare o di cui coprirsi.

A farlo, soprattutto donne, secondo il report stilato dalla Caritas Ambrosiana, che parla di un 56,2%, su un campione di 87 centri di ascolto, situati tra Varese, Lecco, Monza, Sesto San Giovanni, Rho, Melegnano e Milano e un 62,2% rappresentato da immigrati.

Ma negli ultimi anni, spiega ancora la Caritas Ambrosiana, è aumentata anche sensibilmente la percezione che si ha, che a chiedere aiuto, ad avere più bisogno siano soprattutto anziani e nostri connazionali.

Infatti, tanti i pensionati che si recano in viale Toscana, presso “Pane Quotidiano“, e molte volte non riescono neanche a stare in piedi, per le lunghe file di attesa da fare all’aperto, al freddo, per riuscire ad accaparrarsi qualcosa da mangiare o da indossare.
Poi tanti disoccupati, persone che hanno perso un lavoro, padri separati, single, o chi è da solo.

L’Associazione Pane Quotidiano prosegue la sua attività, la sua missione da oltre un secolo grazie al contributo, al lavoro prezioso dei suoi volontari, che lavorano senza sosta alcuna, per soddisfare i fabbisogni della collettività, di coloro che cercano aiuto. Un’utenza in costante aumento da dopo l’arrivo della crisi economica.
Una generosità che arriva soprattutto dalle aziende territoriali che sostengono l’associazione attraverso donazioni di generi alimentari e/o contributi economici.

Pane Quotidiano promuove poi, e partecipa anche a progetti in partnership con altre Associazioni territoriali come ad esempio, i City Angels, la Società Umanitaria, i Cuochi senza Barriere e
la Aldai- Associazione Lombardia Dirigenti Aziende Industriali.

Un aiuto che nasce soprattutto dal lavoro dello staff e di Jean Pierre, segretario della onlus. “Sono otto anni che faccio questo lavoro. L’associazione è laica e apolitica. A chiunque si presenta da noi in fila doniamo quello che ci viene donato senza chiedere niente perché vogliamo rispettarne la dignità. Basta venire qui con un carrello e un sacchetto e mettersi in fila. Tutto quello che riceviamo sono eccedenze alimentari da parte di grandi aziende“. Dal lunedì al sabato i volontari vestono la felpa arancione e cercano di essere utili alla comunità. Tra di loro molti giovani impegnati nei servizi sociali, casalinghe, pensionati, detenuti o persone che lavorano e fanno del bene nel loro tempo libero, a disposizione della collettività, degli ultimi e degli emarginati della società.

Claudio è il coordinatore dei volontari e tre anni fa ha iniziato “dando una mano una volta a settimana, poi questo è diventato il mio lavoro di piacere. Il bello di questo mestiere è che conosci le storie di molte persone ed entri nelle loro vite“. I volontari oltre a distribuire cibo e vestiti, alla fine di ogni mattina, puliscono anche la struttura all’interno e all’esterno, il marciapiede di viale Toscana e le fermate degli autobus. Nonostante la mole di lavoro, purtroppo negli anni le donazioni da parte di privati sono diminuite. Questo perché a causa della crisi economica molte aziende hanno chiuso i battenti e quelle che ce l’hanno fatta non riescono a garantire l’aiuto fornito in passato. Ma nonostante tutto le felpe arancione non si arrendono…Continuando imperterrite con la loro attività con tanta umanità e solidarietà. Ma servono sempre nuove braccia e nuovi cuori… Perché non ne sono mai abbastanza!!
Per info contatti, progetti, volontariato, devolvere il 5 per mille all’associazione, visitare il sito web www.panequotidiano.eu.

Giovanna Manna

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