Coronavirus, le compagnie aeree e gli Stati che fermano voli da o per l’Italia

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L’epidemia di Coronavirus ha spinto molti Stati a vietare viaggi aerei dall’Italia. Alcune compagnie aeree riducono o annullano i collegamenti. Vari Stati mettono in quarantena gli italiani. Si sta registrando infatti, una drastica riduzione dei viaggi globali che non sono necessari, facendo registrare anche un calo, non da poco, delle prenotazioni aeree e conseguentemente anche del turismo; e le restrizioni messe in atto da molti Stati, riguardano italiani che partono o sono diretti in Italia, dopo viaggi di lavoro o vacanze all’estero. Diverse compagnie annullano i voli per Malpensa o diminuiscono i collegamenti, per ragioni di prevenzione e prenotazioni crollate. Ryanar, Lufthansa, American Airlines e Delta, per fare alcuni esempi.

Divieti e quarantene, obbligatorie o consigliate
I viaggiatori italiani o provenienti dall’Italia non possono entrare in Israele (il primo ad avere posto restrizioni), Giordania, Arabia Saudita (il divieto vale anche per i musulmani in pellegrinaggio), Bahrein, Iraq, Kuwait, Libano, Capo Verde, Giamaica, Figi, Solomone, Nauru, Isole Marshall, Madagascar, Mauritius (solo per Lombardia, Emilia e Veneto), Angola, Seychelles, Turkmenistan, Tuvalu, Isole Cook.

Molti altri Paesi hanno disposto invece la quarantena di due settimane per chi proviene dall’Italia, o sono intenzionati a farlo. La Romania, in Europa, lo ha già deciso per chi proviene da Lombardia e Veneto, Hong Kong anche per chi proviene dall’Emilia Romagna, mentre la Tunisia raccomanda la quarantena per chi proviene dal focolaio (la zona rossa del Lodigiano e il Comune di Vo’ in Veneto). La quarantena precauzionale per chi proviene dall’Italia, invece, è stata disposta da Palestina, India, Cina, Taiwan, Nuova Zelanda, Tagikistan, Kazakhistan, Kirghizistan, Vietnam, Ciad, Eritrea e Santa Lucia. Ci stanno pensando Tunisia e Panama. Solo “suggerita” la quarantena per chi proviene da Lombardia, Veneto, Emilia e Piemonte ed è diretto a Malta, Bulgaria, Estonia e Principato di Monaco (in questo caso, escluso il Piemonte).

Numerosi Paesi (tra cui diversi europei) hanno istituito controlli sanitari serrati negli aeroporti e in qualche caso (la Germania) un questionario per chi arriva dal Nord Italia. In Europa si è sottoposti a controlli se si va in Bileorussia, Russia, Georgia, Grecia, Cipro, Croazia, Kosovo, Lituania, Moldavia, Montenegro, Polonia, Macedonia del Nord, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Ungheria. Stessa scelta per alcuni Paesi americani (Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Messico) e del resto del mondo (Kenya, Malaysia, Senegal, Sudafrica e Zambia). Il questionario (a volte associato ai controlli) riguarda invece Germania, Bielorussia, Bulgaria, Marocco, Montenegro, Macedonia del Nord, Lettonia, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Sudafrica, Tunisia e Argentina.

L’isolamento per due settimane è imposto a chi proviene dal Nord Italia e presenta sintomi influenzali se arriva in Irlanda, Regno Unito e Lussemburgo. Quanto agli Stati Uniti, sono stati annunciati rigidi controlli per chi proviene dall’Italia e sono stati vivamente sconsigliati i viaggi nel nostro Paese da parte degli statunitensi. Lo stesso consiglio viene rivolto anche da altri Paesi, che sconsigliano viaggi in Italia. Tra questi la Russia, la Croazia, la Francia e la Spagna.

Collegamenti aerei
Ryanair ha annunciato che, dal 17 marzo all’8 aprile, manterrà in essere solo il 25% dei collegamenti aerei a corto raggio da e per Milano Malpensa. American Airlines ha invece sospeso i voli tra Malpensa e gli aeroporti americani di Miami e New York (Jfk) fino al 25 aprile, motivando la decisione con un drastico calo della domanda. Stessa scelta per Delta: lo stop in questo parte il 3 marzo e durerà fino al 1 maggio, sulla rotta Malpensa-New York Jfk, mentre i collegamenti tra Roma e New York e tra Roma e Atlanta continuano regolarmente. Un’altra compagnia che collega Milano e New York, la United, non ha ancora annunciato provvedimenti precisi ma, sempre per il calo della domanda, ha fatto sapere che riprogrammerà i suoi voli sia interni agli Usa sia “atlantici”.

Il calo della domanda è la motivazione ufficiale anche per i tagli operati da Lufthansa. La compagnia tedesca ha ridotto i collegamenti con Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa, mentre ha sospeso quelli con la Cina e la capitale iraniana Teheran. Ma ha anche annunciato la riduzione dei collegamenti interni tedeschi. E anche Easyjet ha ridotto le frequenze di alcuni voli. In questo caso anche il collegamento tra Milano e Lamezia Terme.

Attenzione ai rimborsi per voli cancellati
Non è scontato che diano un rimborso per un biglietto acquistato se il volo è stato cancellato in questi giorni dalla compagnia aerea. Ryanair, ad esempio, ha fatto sapere che il risarcimento del biglietto avviene solo per quelle tratte che sono state annullate per volontà di un governo: come nel caso dei Paesi che non accettano più viaggiatori dall’Italia. Per Ryanair questo riguarda i viaggi da e per Giordania, Israele, Montenegro e Georgia; per Easyjet, da e per Israele

Giovanna Manna

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