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Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano conferma che la situazione dovrebbe migliorare verso la fine di aprile e che dovremmo riuscire a “vedere la luce” per il mese di maggio. Per altri specialisti, ad esempio, come il professor Zhong Nanshan che scoprì la SARS e aiutò il governo di Pechino a eradicarla, la lotta al coronavirus potrebbe essere vinta a giugno, a condizione che tutti gli altri Paesi agiscano con accurata fermezza e decisione, proprio come ha fatto già la Cina.
Ad ogni modo, una volta spenti i focolai in Italia, anche da noi potrebbe presentarsi il rischio della “seconda ondata” di covid-19, ma è importante che i Paesi coinvolti dalla pandemia, applichino rigide misure, per raggiungere il risultato già raggiunto da Pechino.

Secondo, le autorità di quest’ultima, il rischio è rappresentato dalle persone contagiate che stanno rientrando nel Paese asiatico dall’estero, moltissime delle quali dall’Europa o dagli Stati Uniti, in fuga proprio per sfuggire alla dilagante pandemia che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo.

A preoccupare i dati diffusi dalla Cina dove non sono stati registrati nuovi casi interni, mentre le decine di contagiati tra studenti e lavoratori rientrati dall’estero hanno superato complessivamente tutti i quelli interni, per diversi giorni, come spiegato da Reuters.

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