Con una circolare del ministero della Salute, vengono inquadrate le tipologie di persone da sottoporre al test per scovare il coronavirus.
Si tratta infatti di operatori sanitari, ma anche residenti nelle Rsa e strutture per lungodegenti, chi vive in ambienti chiusi, chi ha una infezione respiratoria, malati fragili. In alcuni casi bisogna avere sintomi. Ecco chi avrà la priorità.
I tamponi saranno fatti ai casi sintomatici e ai loro contatti a rischio, a tutti coloro che sono in ospedale con una infezione respiratoria, a coloro che con lo stesso problema e si trovano in residenze per anziani (Rsa) o in strutture per lungodegenti.
Non solo, il test va fatto anche molte altre categorie: operatori sanitari esposti, operatori di servizi pubblici essenziali anche con sintomi lievi, lavoratori di Rsa asintomatici, persone fragili a causa di patologie croniche o comunque gravi come il cancro, e “individui sintomatici all’interno di comunità chiuse, per identificare rapidamente focolai e garantire misure di contenimento”.
Infine, nelle aree dove la diffusione del virus non è ancora limitata, e se ci sono risorse, il test è consigliato anche per tutti i pazienti con una infezione respiratoria.
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