Sono oltre 5.000 le donne che ogni anno in Italia ricevono una diagnosi di tumore ovarico, uno dei più aggressivi di tumori femminili. A causa di sintomi aspecifici o non riconosciuti, in otto casi su dieci scoprono la malattia in fase già avanzata.
Ieri in occasione della Giornata mondiale sul tumore ovarico, è stata e lanciata la campagna “Tumore ovarico: manteniamoci informate”. Un’iniziativa che porta la firma di Fondazione Aiom, in collaborazione con le Associazioni pazienti Acto, Loto, Mai più sole, ed Abrcadabra. “Finalmente, in questi ultimi anni la ricerca ha prodotto risultati importanti nel carcinoma ovarico – ha spiegato Stefania Gori, presidente della Fondazione Aiom – oggi sappiamo che un quarto delle pazienti sono portatrici di mutazioni Brca1 e/o Brca2, con implicazioni terapeutiche e familiari importantissime. E sappiamo che una terapia di mantenimento con farmaci orali, gli inibitori di Parp, determina lunghe sopravvivenze nelle pazienti mutate e anche nelle pazienti non mutate, le quali rappresentano la maggior parte delle donne affette da carcinoma ovarico (75%)”. La campagna si svilupperà nei prossimi mesi attraverso attività online, campagne social ed eventi sul territorio. Già da oggi è attivo il sito www.manteniamociinformate.it con le informazioni fondamentali sul tumore ovarico: ad accogliere le visitatrici è un messaggio di benvenuto di Claudia Gerini, testimonial della campagna.
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