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Il tumore al colon-retto è una malattia che purtroppo ogni anno vede quasi due milioni di persone in tutto il mondo, ad essere colpite. Molto importante è la scoperta fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna che hanno messo in atto la sperimentazione di un test diagnostico, già brevettato, che si è dimostrato essere molto affidabile nell’identificazione dei segnali relativi a tale patologia, a partire da un semplice prelievo di sangue. I risultati sono stati resi noti e pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Advanced Research.

Ebbene, su quattro marcatori genetici, riassunti nella sigla chiamata CELTiC (CEACAM6, LGALS4, TSPAN8 e COL1A2) e al livello di concentrazione è stato rilevato che si tratterebbe di segnali di presenza del cancro al colon retto.

Per valutare quanto fosse davvero efficace questo strumento i ricercatori hanno esaminato un gruppo di pazienti già risultati negativi al più utilizzato tipo di screening: l’esame immunochimico fetale, o FIT, che serve per individuare l’eventuale presenza di sangue occulto nelle feci. E il test si è dimostrato essere in grado di valutare quelle persone come sane.

“Questo nuovo metodo è veloce, affidabile, efficace ed economico – ha commentato Rossella Solmi, ricercatrice dell’Università di Bologna e tra gli autori dello studio. – I risultati che abbiamo ottenuto, insieme ai dati già raccolti in precedenza, ci confermano che il test ha un alto livello di sensibilità e un’elevata capacità di distinguere i pazienti sani da quelli a rischio”.

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