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Dal 14 settembre si torna in aula, ma non sarà un anno scolastico come tutti gli altri: il rischio è di una seconda ondata di epidemia da Covronavirus e l’introduzione di regole sanitarie molto rigide.

Per evitare il contagio.

Tra queste, c’è anche quella che per ora è passata inosservata: non si potrà andare a scuola con il raffreddore. Il divieto è scritto nero su bianco nelle Linee Guida pubblicate dal Miur, due giorni fa.

Niente sintomi «nei tre giorni precedenti»
Nelle «misure organizzative generali» che si trovano elencate nelle Linee Guida del ministero si legge: «La precondizione per la presenza a scuola di studenti e di tutto il personale è: l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37.5°C anche nei tre giorni precedenti; non essere stati in quarantena negli ultimi 14 giorni; non essere stati a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni». Quindi, l’interpretazione più chiara sembra essere questa: studenti, insegnanti e amministrativi che hanno avuto la febbre o una «sintomatologia respiratoria» non possono andare a scuola nei tre giorni successivi.

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