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Aria più pulita a Roma e Milano, acque più limpide nel fiume Po, meno alghe nella laguna veneta e nell’alto Adriatico: questa la prima fotografia fatta all’Italia nel periodo di lockdown dallo spazio. L’hanno scattata i satelliti ed è consultabile anche online nella nuova versione, grazie alla piattaforma interattiva di Osservazione della Terra per Covid-19 (eodashboard.org), nata dalla collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), la statunitense Nasa e la giapponese Jaxa.

I dati disponibili, che verranno aggiornati e ampliati nelle prossime settimane, permettono di monitorare l’impatto della pandemia su scala globale seguendo la variazione nel tempo di 30 indicatori ambientali, 17 economici e 3 relativi all’agricoltura.

Focalizzandosi sulla mappa, è già possibile consultare l’andamento di diversi indicatori ambientali, tra cui qualità dell’aria a Milano e a Roma. I dati raccolti dall’agosto 2018 a oggi grazie allo strumento Tropomi del satellite europeo Sentinel-5P, mostrano il dimezzamento delle concentrazioni di biossido di azoto tra marzo e aprile 2020 rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.

Spostandosi invece sull’alto Adriatico, si ottengono i dati relativi alla concentrazione di clorofilla e la presenza di alghe nel mare. I numeri mostrano un netto calo nel periodo del lockdown che, oltre a essere riconducibile a una serie di fattori naturali (come venti e correnti), potrebbe essere legato anche alla riduzione delle attività umane.

(fonte: Copernicus, ESA CC BY-SA 3.0 IGO)

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