Federfarma, associazione dei farmacisti titolari sostiene che «La vaccinazione antinfluenzale il prossimo autunno sarà fondamentale per agevolare la diagnosi di Covid-19 e gestire i casi sospetti, soprattutto considerando l’attuale ripresa dell’epidemia. Ma sarà importante vaccinare, in quanto oltre ai soggetti a rischio, la maggior parte della popolazione attiva ne avrà enormemente bisogno per evitare il congestionamento della sanità territoriale». Ma secondo Federfarma «c’è il rischio che queste dosi di vaccino non siano disponibili».
Le farmacie territoriali stimano un incremento pari almeno al 50% rispetto all’anno precedente delle dosi di vaccino da dispensare, per un totale di oltre 1,2 milioni di vaccini. Con il rischio, che – avvisano gli esperti da Federfarma – che queste dosi non siano disponibili per la sostanziale impossibilità da parte delle case farmaceutiche di cederle alle farmacie: la produzione è stata assorbita dalle richieste avanzate dalle amministrazioni regionali, i cui acquisti hanno fatto registrare un incremento medio del 43% circa, con picchi anche superiori al 100%, rispetto alle acquisizioni della passata stagione 2019-2020.
Federfarma, sollecita pertanto, l’adozione di un provvedimento legislativo che abiliti espressamente il farmacista a inoculare i vaccini, come già avviene in molti Paesi dell’Unione europea.