Spread the love


“Nessuna Regione è a pieno regime nel riavvio degli screening, anche per ostacoli di carattere amministrativo, e molte non hanno neppure iniziato a recuperare gli esami non effettuati”. La denuncia arriva da Giordano Beretta, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e vicepresidente di Foce, neo costituita confederazione che riunisce per la prima volta in assoluto esperti di oncologia, cardiologia ed ematologia.

Sono circa 3,6 milioni i cittadini in vita, in Italia, dopo aver subito una diagnosi di cancro, con un incremento del 37% rispetto a 10 anni fa. Il rischio, collegato alle difficoltà nel recuperare gli screening, è quello di vanificare gli importanti progressi ottenuti. “Una situazione molto grave – come afferma anche Beretta – perché i ritardi potrebbero determinare, nei prossimi mesi, casi di cancro scoperti in fase avanzata, con necessità di trattamenti più aggressivi e di maggiori risorse”. Nel 2020, nel nostro Paese, sono stimati 377.000 nuovi casi di cancro, pazienti che in molti casi debbono subire interventi. Ma, osserva secondo Francesco Cognetti, presidente di Foce e di Fondazione Insieme contro il Cancro, “l’aumento dei casi di Covid rischia di saturare i letti di degenza ordinaria e delle terapie intensive a discapito dei pazienti più fragili, portando a cancellare interventi salvavita”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.