Spread the love

Da un nuovo studio arriva la conferma. Esiste una stretta relazione tra cibo e composizione della flora batterica intestinale. In futuro, l’analisi del microbioma individuale consentirà di studiare diete personalizzate per migliorare la salute metabolica e prevenire così anche diverse malattie.

Pubblicato su rivista scientifica Nature Medicine e coordinato dall’Università di Trento in collaborazione con i ricercatori del King’s College e Zoe, arriva la conferma, la composizione del microbioma è in gran parte modellata da ciò che mangiamo, ma anche la risposta metabolica dipende dalla composizione del microbioma.

«Il metabolismo individuale, ovvero come un corpo converte macronutrienti come grassi e zuccheri in energia, ha forti collegamenti anche col microbioma, cioè il patrimonio di microorganismi specifico di una persona, e in particolar modo con un gruppo di 30 batteri intestinali, 15 dei quali risultano associati a una dieta sana e a marcatori positivi di salute cardiometabolica», si legge sul comunicato diffuso dall’Università.

Analizzando le diete, la salute e il microbioma di oltre mille persone, i ricercatori sono arrivati alla scoperta che una dieta ricca di cibi integrali e nutrienti ha sostenuto la crescita di batteri benefici che promuovono una buona salute.

Seguire una dieta ricca di cibi altamente trasformati con zuccheri aggiunti, sale e altri additivi ha avuto l’effetto opposto, promuovendo batteri intestinali collegati a una peggiore salute cardiovascolare e metabolica.

L’analisi del microbioma in modo che l’alimentazione sia una medicina sempre più precisa. In futuro, sarà possibile infatti, prescrivere la dieta giusta, personalizzabile in base alla composizione unica del microbioma.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.