Grazie ad una risonanza-totale è possibile individuare la maggior parte dei tumori ad uno stadio primordiale, anche quelli più difficili da diagnosticare, senza radiazioni e bisogno di liquido di contrasto anche nelle persone sane.
Il suo nome è risonanza magnetica Whole Body Diffusion (DWB), di cui i massimi esperti internazionali di diagnostica per immagini, coordinati dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, hanno pubblicato, sulla rivista scientifica Radiology, le prime linee guida per il suo uso nella diagnosi precoce dei tumori.
La DWB è in grado di creare un’unica immagine di tutto il corpo senza utilizzare radiazioni né mezzi di contrasto, ottenendo immagini ultra-sensibili a livello molecolare.
Inizialmente è stata utilizzata per pazienti con tumori ad alto rischio di sviluppare metastasi nascoste e asintomatiche. Vista la sua capacità di visualizzare lesioni di pochissi millimetri spesso non individuabili con le altre tecniche, si è pensato di applicarla anche allo screening per le persone sane.
Sarebbero in aumento le richieste di aiuto per abusi sessuali su bambini che arrivano al…
Una 61enne di Treviglio (Bergamo) è deceduta a fine marzo scorso per un tumore ai…
A Reggio Calabria in una scuola una lite tra due studenti 15enni del liceo scientifico "Leonardo Da Vinci"…
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme hanno eseguito a…
Una plastica in grado di autodistruggersi e biodegradarsi da sola grazie a dei batteri modificati…
Un rider che vive a Roma, posta da tempo sui social, in gruppi Facebook dei…