Il Tocilizumab è stato uno dei primi farmaci presi in considerazione durante l’inizio della pandemia, come potenziale trattamento per Covid-19, per via «della sua capacità di bloccare l’azione dell’interleuchina-6, una sostanza prodotta dal sistema immunitario in risposta all’infiammazione», elemento che «gioca un ruolo importante nella lotta al Covid-19».
A dare questa indicazione era stato il prof. Ascierto.
A marzo 2020 si era tentata questa via (a Napoli i primi casi Covid trattati off label) ed era stato lanciato a stretto giro un ampio studio per valutarne l’efficacia del farmaco. Ora l’Ema valuterà se autorizzare o meno, l’estensione d’uso di questo farmaco anti-artrite autorizzato per la prima volta in Ue nel 2009.
Il parere del Chmp, insieme a eventuali requisiti per ulteriori studi e monitoraggio della sicurezza, sarà inoltrato – ricorda l’Ema in una nota – alla Commissione europea, che emetterà una decisione finale legalmente vincolante applicabile in tutti gli Stati membri dell’Ue.
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