Categories: In EvidenzaSalute

Reflusso gastroesofageo: nuove soluzioni chirurgiche

Spread the love

Il reflusso gastroesofageo è una malattia caratterizzata dalla risalita del contenuto gastrico dallo stomaco all’esofago e, molto spesso, fino alla bocca. Si tratterebbe, infatti, di un fenomeno che si verifica quotidianamente, anche nelle persone che non presentano sostanziali disturbi, e che può diventare patologico nel momento in cui gli episodi sono molto frequenti e fastidiosi.

Fino al punto tale, da determinarne, complicazioni, quali ad esempio, erosioni, ulcere sulla mucosa esofagea nonché la probabilità dell’insorgenza di un esofago di Barrett, vale a dire una trasformazione della mucosa esofagea in mucosa simile a quella dell’intestino, più resistente ai fattori aggressivi.

Il trattamento di questa patologia è generalmente farmacologico. Ma oggi c’è una importantissima novità: un intervento mininvasivo che garantisce risultati molto soddisfacenti nella risoluzione del disturbo.

L’operazione si esegue per via laparoscopica ed è riservata a quei pazienti che non trovano beneficio nell’assunzione di farmaci o che desiderano sospenderne l’assunzione. Lo scopo dell’intervento è quello di migliorare la forza di chiusura del cardias (struttura muscolare a valvola situata tra esofago e stomaco) per mezzo di un manicotto creato intorno all’esofago con una parte dello stomaco.

Questo intervento è eseguibile in laparoscopia (5 piccoli buchi sull’addome, operando dall’esterno) e i risultati a lungo termine sono soddisfacenti (con percentuali di successo vicine all’80-90%, anche a distanza di tempo). Estremamente innovativa una nuova tecnica di intervento che prevede l’accesso dalla bocca di una cucitrice ad ultrasuoni.

Si chiama Medigus Ultrasonic Surgical Endostapler (Muse) e unisce una cucitrice chirurgica a una videocamera miniaturizzata. L’intervento, meno invasivo di quello eseguito in laparoscopia e prevede un’anestesia totale o una sedazione profonda per tenere sotto controllo il respiro del paziente.

Non può, però, eseguito su pazienti con una grossa ernia iatale (superiore ai 2 cm). Al momento, data la novità della tecnica Muse, non ci sono ancora dati circa la sua percentuale di successo a distanza di tempo.

Giovanna Manna

Recent Posts

Ultima Generazione imbratta negozi in via Condotti, 13 fermi

Un blitz di Ultima generazione a Roma ha imbrattato di vernice arancione negozi di lusso…

3 ore ago

Milano, 21enne denuncia stupro di gruppo dopo serata in Corso Como

A Milano, una ragazza sudamericana di 21 anni ha denunciato uno stupro di gruppo dopo aver trascorso una…

4 ore ago

Anzola dell’Emilia (Bologna), ex vigilessa uccisa: fermato collega per omicidio volontario

I carabinieri di Bologna, coordinati dalla Procura, hanno sottoposto a fermo per omicidio volontario Giampiero Gualandi, 63…

4 ore ago

Parma, uccide la moglie con un colpo di fucile

Dopo aver imbracciato il fucile, che deteneva legalmente, è entrato nella camera da letto dove…

1 giorno ago

Chiaravalle, trovati i corpi senza vita di madre e figlio: morti in casa da alcuni giorni

Madre e figlio, rispettivamente di anni 79 e 54, sono stati trovati morti all'interno della…

1 giorno ago

Omicidio Cecchettin, Filippo Turetta la spiava con un’app. Uccisa con 75 coltellate

Filippo Turetta aveva installato un'app sul telefono della povera Giulia Cecchettin per poterla spiare. Aveva…

1 giorno ago