Un avatar in grado di “tradurre” i volti in maniera univoca, e associare loro una terzina di versi della Divina Commedia: il suo nome è “Divina”, ed è stato realizzato dal Dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa.
Presentato ieri 3 settembre ad Arezzo, nell’ambito degli eventi con cui il Consiglio regionale della Toscana ha voluto celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Un dispositivo elettronico, dunque, in grado di poter rendere, visivamente evidente il processo di identificazione e codifica dei volti umani: e attraverso una telescrivente ad aghi stampare le terzine che gli utenti possono portare con sé, per una ricreazione della nuova struttura della Divina Commedia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.