Il certificato verde sarà esteso da subito a ditte di pulizia che operano nelle scuole e al personale delle mense scolastiche, ai lavoratori ‘esterni’ a contatto con strutture del settore sanitario come le Rsa.
Successivamente, sarà la volta di altre categorie come baristi e istruttori sportivi, poi i dipendenti statali e infine quelli delle aziende private.
Questa la prima ipotesi tracciata dal Governo, in vista del Cdm che si terrà domani alle 12. Con un cronoprogramma che arriva fino ad ottobre e che, rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi, rallenta il percorso sull’allargamento del Green pass ai vari settori.
Il decreto legge approvato lo scorso 6 agosto prevede che nell’anno scolastico 2021/2022 l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado dovrà essere svolta in presenza. La misura è derogabile con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome esclusivamente nelle zone arancioni e rosse, solo in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità e per singole istituzioni scolastiche o per quelle presenti in specifiche aree territoriali. Il confine della deroga, dunque, risulta essere ben delineato.