Il ministro Brunetta ieri ha reso noto che “tra un mese per la prima volta ci sarà un vero contratto per il lavoro agile: ci vorrà un pacchetto organizzativo parallelo al lavoro in presenza sul lavoro da remoto”. Si tratterà di un pacchetto parallelo a quello del lavoro in presenza, con la tanto attesa riforma del pubblico che potrebbe dunque realizzarsi già a ottobre.
Intanto, la prima bozza di contratto per il lavoro agile nelle Funzioni centrali è stata presentata ai sindacati lo scorso 15 settembre. La bozza riguarda i ministeri, le agenzie fiscali, gli enti pubblici non economici, e sarà la base per lo smart-working in tutta la Pubblica amministrazione. Nella bozza presentata da Aran si legge che il lavoro agile dovrà essere possibile solo“per processi e attività di lavoro previamente individuati dalle amministrazioni, per i quali sussistano i necessari requisiti organizzativi e tecnologici per operare con tale modalità”. In questo modo si cerca quindi di “conseguire il miglioramento dei servizi pubblici e l’innovazione organizzativa garantendo l’equilibrio tra vita professionale e vita lavorativa”.[