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Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno.

Il Presidente della LILT Francesco Schittulli solleva il problema della disparità territoriale e delle diagnosi tardive: “Non c’è equità, al Sud si muore di più. Allargare al privato per ridurre le liste d’attesa”.

LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori che per tutto il mese offrirà a tutte le donne visite senologiche gratuite presso i propri ambulatori aderenti sul territorio.

Il Presidente Nazionale della LILT Francesco Schittulli ha evidenziato che “basti pensare che la regione dove ci si ammala di più è il Friuli, ma quella dove ci muore di più è la Calabria, ovvero quella con minore incidenza di tutto il Paese: questa mancanza di equità è inaccettabile ed è altrettanto irragionevole che in alcune regioni gli screening di prevenzione vengano offerti a partire dai 45 anni e in altre oltre i 50, per terminare dopo i 69 anni, come se il cancro al seno bussasse alla porta solo in determinati momenti della vita e non si trattasse invece di una malattia severa che ormai colpisce tutte le fasce” e ha continuato “basta con la politica che gestisce la sanità a livello locale, occorre un piano nazionale per garantire omogeneamente a tutte le donne la corretta prevenzione e cure adeguate”. Il Presidente Schittulli ha infine toccato lo spinoso tema delle lunghe liste di attesa per poter aver accesso alla mammografia “Una diagnosi tardiva compromette tutto il percorso di guarigione e rappresentare un vero spartiacque tra la qualità di vita e la morte: è tempo che pubblico, convenzionato e privato lavorino in sinergia, facendo sì che convenzionato e privato assorbano parte del carico del SSN ”.

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