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Il Ministero della Salute dovrebbe definire a breve una nuova indennità per medici e infermieri, che vede lo stanziamento di 90 milioni di euro, per coloro che restano in prima linea al pronto soccorso anche per il covid-19.

L’indennità in questione è indicata nel pacchetto del Ddl di Bilancio che sta per essere trasmesso alle Camere: «Nell’ambito dei rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro è definita, nei limiti degli importi annui lordi di 27 milioni di euro per la dirigenza medica e di 63 milioni per il personale del comparto, una specifica indennità di natura accessoria da riconoscere in ragione dell’effettiva presenza in servizio con decorrenza dal 1° gennaio 2022». Una misura che, se approvata, i sindacati si augurano però preveda un’applicazione più chiara rispetto ai cosiddetti «premi-Covid», che tante polemiche hanno suscitato.

Basti pensare alla Regione Lazio, dove molti operatori sanitari «non hanno ricevuto l’indennità prevista all’esposizione al Covid a causa delle indicazioni regionali, o delle strutture sanitarie, per istruzioni incomprensibili ai professionisti sanitari», a denunciarlo è la responsabile regionale del sindacato infermieristico Nursing Up, Laura Rita Santoro, in una lettera inviata al ministro Roberto Speranza e al governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

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