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Guido Bertolaso: “Lombardia tiene, ma non escludo zona gialla”

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Guido Bertolaso, commissario lombardo alla campagna di vaccinazione, risponde a chi gli chiede se la Lombardia possa presto tornare in zona gialla.

Ebbene la risposta è «ni». Non subito, dice il commissario lombardo della campagna vaccinale in regione Lombardia. Ma questo non vuol dire che la regione resterà bianca per sempre, anzi. Premessa: «La Lombardia è una delle poche realtà che ancora tiene nell’ambito di quelli che sono i colori che contraddistinguono la valutazione dell’epidemia. La regione è ancora bianca, nel senso che non vi sono limitazioni particolari. Siamo ancora su numeri abbastanza buoni…». Ma. «Ma vediamo che giorno per giorno, piano piano, si stanno incrinando e ci stanno portando verso una situazione che potrebbe cambiare da bianca a gialla». Il sistema scolastico mostra i primi segnali d’allarme con contagi e quarantene in aumento soprattutto nella fascia compresa di età tra i 6-13 anni.

L’Rt è sopra la soglia di guardia. Nella Città metropolitana di Milano, negli ultimi sette giorni, i casi di positività al Covid sono cresciuti del 70 per cento rispetto alla settimana precedente.

L’analisi di Bertolaso è arrivata durante una diretta Facebook sulla pagina di Lombardia Notizie Online. Per Bertolaso, il peggioramento delle condizioni epidemiologiche «è inevitabile purtroppo con l’avvicinarsi della stagione fredda, come è successo l’anno scorso, quando eravamo messi molto peggio. Quest’anno dobbiamo fronteggiare comunque una ripartenza della diffusione del virus, che viene ancora controllata e frenata per fortuna da questa grandissima campagna vaccinale che siamo riusciti a promuovere in Lombardia. La vaccinazione di massa è quello che ci sta tutelando e difendendo».

Si entrerebbe in zona gialla qualora si dovesse passare da un’incidenza dei nuovi casi settimanali superiore ai 50 contagi ogni 100.000 abitanti: superata predetta soglia, la retrocessione sarebbe prevista qualora il tasso di occupazione delle terapie intensive dovesse essere superiore al 10% e quello dei ricoveri in area medica superiore al tetto massimo del 15% (due parametri che, per ora, in Lombardia sono sotto controllo). Sottolinea l’esperto.

Giovanna Manna

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