Roma, 4 ott. (askanews) - Il Premio Nobel per la Medicina del 2021 è stato assegnato a David Julius e Ardem Patapoutian "per le loro scoperte sui recettori per la temperatura e il tocco". "La nostra capacità di percepire il caldo, il freddo e il tocco è essenziale per la sopravvivenza e sostiene la nostra interazione con il mondo che ci circonda. Nella nostra vita quotidiana diamo per scontate queste sensazioni, ma come vengono avviati gli impulsi nervosi in modo che la temperatura e la pressione possano essere percepite? A questa domanda hanno risposto i vincitori del Premio Nobel di quest'anno", si legge nel comunicato diffuso dal comitato per il Nobel. "David Julius ha usato la capsaicina, un composto del peperoncino che induce una sensazione di bruciore, per identificare un sensore nelle terminazioni nervose della pelle che risponde al calore. Ardem Patapoutian ha utilizzato cellule sensibili alla pressione per scoprire una nuova classe di sensori che rispondono a stimoli meccanici nella pelle e negli organi interni. Queste scoperte rivoluzionarie hanno avviato intense attività di ricerca che hanno favoriro una migliore comprensione di come il nostro sistema nervoso percepisce il calore, il freddo e gli stimoli meccanici. I vincitori hanno identificato i collegamenti mancanti nella nostra comprensione della complessa interazione tra i nostri sensi e l'ambiente", si precisa nella nota.
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“Tutto è iniziato in un supermercato. Davanti allo scaffale delle spezie dove, tra tutte, primeggiava il peperoncino. Lì, mentre la moglie continuava a fare la spesa con il carrello, ha avuto l’intuizione per la ricerca”.

Una ricerca che dopo tanti ha portato il Nobel per la Medicina 2021 direttamente nelle mani del fisiologo David Julius, 66 anni di New York. Docente all’Università della California a San Francisco che divide il riconoscimento così importante con Ardem Patapoutian, 54 anni, biologo molecolare e neuroscienziato statunitense di origini armeno-libanesi allo Scripps Research di La Jolla in California.

L’Accademia svedese delle Scienze di Stoccolma, che anche quest’anno non consegnerà i Nobel in presenza causa pandemia, e ha individuato nei due scienziati coloro che rivoluzioneranno la vita di un miliardo e mezzo di persone nel mondo.

Quelli che soffrono di dolore cronico. Solo nel nostro Paese sono 16 milioni. Nel caso specifico si tratterebbe di emicrania, artrite reumatoide, mal di schiena, artrosi, nevralgie del trigemino, condizioni post trauma. Parliamo di una condizione generale di sofferenza che non molla mai, che accompagna le giornate di queste persone e la vita.

Julius e Patapoutian, partiti dalla percezione di caldo e freddo, hanno svelato i segreti del dolore. Individuando i recettori coinvolti nella sensazione della temperatura e del tatto hanno aperto così una strada, fino ad oggi sconosciuta, per sviluppare nuove cure contro il dolore.

photo crediti asknews

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