Si è spenta nella notte a Roma Lina Wertmuller. Nata il 14 agosto 1928 ha firmato film indimenticabili, segnando la storia della commedia italiana con titoli come “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, “Film d’amore e d’anarchia” e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”. È stata la prima donna a essere candidata come regista all’Oscar, nel 1977, con “Pasqualino Settebellezze”.
Tantissimi i riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera, come quello di “Genio ed Eccellenza Italiana nel Mondo”, che le è stato riconosciuto nel 2019 durante il sesto appuntamento di Senato&Cultura. “È un’emozione e un onore, che devo dire, mi fa molto piacere”, aveva detto Wertmuller in quell’occasione, premiata dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il 6 luglio del 2019.
La Wertmuller aveva rivelato la sua passione per gli occhiali bianchi, quando aveva festeggiato i 90 anni di età, spiegando anche il motivo del suo innamoramento. Le conferivano un’aria “vacanziera”, celando il suo sguardo indagatore, da regista.
Ormai era nato un amore a prima vista e per tutta la vita. Così, attorno alla metà degli anni Ottanta, Ottica Vasari, storico marchio di occhialeria della capitale, aveva realizzato su misura per Lina Wertmuller gli iconici occhiali da vista bianchi che hanno segnato lo stile e l’estetica della grande regista scomparsa il 9 dicembre a Roma, all’età di 93 anni.
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