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Sarà vietato affittare/vendere case se consumano troppo: la proposta “shock” arriva dalla Commissione Europea, contenuta in una bozza di risoluzione che verrà presentata in Parlamento Ue il prossimo 14 dicembre.

Sulla scia degli interventi “sostenibili” a livello ambientale, l’Europa si prepara ad una durissima stretta di tutti gli immobili che consumano più energia. Il fine è quello di «vietare la vendita e l’affitto di immobili che a partire dal 2027 non abbiano raggiunto il minimo di efficienza energetica richiesto». Per gli appartamenti in condominio invece la “stretta” dovrebbe scattare dal 2030 in poi. Gli standard minimi di energia sostenibile dovranno iniziare ad essere applicati dal 2027 come termine massimo, mentre dal 2035 in poi, tutti gli immobili presenti nella Comunità Ue dovranno rispettare i nuovi standard.

Gli edifici sono suddivisi in dieci classi energetiche. La prima, quella di eccellenza, classe A, suddivisa in quattro sottoclassi. Si va poi dalla B alla G, proseguendo con la peggiorare dell’efficienza energetica.

Secondo dati raccolti dall’Istat sarebbe 12,5 milioni gli edifici residenziali nel Paese. Di questi, 7.160.000 sono stati realizzati prima del’70, prima della crisi petrolifera del 1973, quando l’attenzione alle tematiche ambientali era certamente non la stessa di oggi.

Pertanto, sarebbero circa 4,5 i milioni di edifici da ristrutturare prima dell’entrata in vigore della nuova normativa di legge europea.

«L’obbligo di rinnovo energetico prima della vendita per edifici e abitazioni è una idea ridicola che non potrebbe essere applicata in Italia», attacca il Codacons citando i dati che vedono metà circa delle case italiane costruite nel secondo dopoguerra e con poca attenzione rispetto a sprechi di energia, con un 20% anche “storico” ed ha più di 100 anni d’età. Per il presidente del Codacons Carlo Rienzi un simile provvedimento «creerebbe un evidente squilibrio a danno di chi possiede una abitazione, porterebbe ad un rialzo ingiustificato dei prezzi delle case e bloccherebbe quasi del tutto il mercato immobiliare».

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