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La rabdomiolisi è una sindrome clinica che coinvolge la lesione del tessuto muscolare scheletrico. Si presenta con debolezza muscolare, mialgie e urine bruno-rossastre, sebbene questa triade sia presente in meno del 10% dei pazienti. La diagnosi di rabdomiolisi si basa sull’anamnesi e sulla conferma di laboratorio di elevati livelli di creatinchinasi (CK), che, di solito, sono 5 volte superiori al limite massimo della norma. Il trattamento è di supporto con liquidi EV, così come il trattamento della causa scatenante e di eventuali complicanze conseguenti.

Qualsiasi forma di danno muscolare può provocare rabdomiolisi.

Traumi meccanici o ischemia muscolare (p. es., lesioni da schiacciamento, scosse elettriche, convulsioni o sindrome compartimentale)
Farmaci e tossine (p. es., statine, antibiotici, ansiolitici, antipsicotici, cocaina, anfetamine, alcol)
Infezione (p. es., influenza A e B, coxsackievirus, Staphylococcus aureus)

Meno frequenti

Disturbi degli elettroliti (p. es., ipokaliemia, ipofosfatemia)
Disturbi endocrini (p. es., chetoacidosi diabetica e iperglicemia non chetosica)
Patologie genetiche (p. es., distrofia muscolare di Duchenne, distrofia muscolare di Becker)
Esercizio fisico estremo o immobilizzazione prolungata
Valori estremi della temperatura corporea (p. es., ipotermia, ipertermia nella sindrome neurolettica maligna o ipertermia maligna, e colpo di calore)

La manifestazione clinica è variabile, e circa il 50% dei pazienti non presenta alcun disturbo muscolare (1). Quando presente, il dolore muscolare colpisce i gruppi muscolari prossimali, come spalle, cosce, parte inferiore della schiena e polpacci. Ad alte concentrazioni, la mioglobina escreta nelle urine diventa rossa o marrone, e può essere valutata con un’analisi delle strisce reattive. Tuttavia, a causa della rapida escrezione della mioglobina, la rabdomiolisi non può essere esclusa in assenza di mioglobinuria o di colorazione anomale delle urine.

La sintomatologia varia anche in base all’evento scatenante e alle complicanze (p. es., la febbre è presente nei pazienti con infezione e alterazione dello stato mentale nei casi di intossicazione).

Un danno renale acuto è riportato nel 15-50% delle complicanze della rabdomiolisi (1–3), ed è maggiore nei pazienti con concomitanti disidratazione, sepsi e livelli di creatinchinasi (CK) oltre 15 000 UI/L (250 mckat/L).

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