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Secondo quanto riporta Il Resto del Carlino, sarebbero stati trovati abbandonati una quarantina di barili con dentro feti e resti umani, in un capannone della zona industriale di Granarolo. Resti conservati in formaldeide o paraffina, ma in pessimo stato di conservazione, ormai alterati anche nel colore. Un fatto dovuto all’ossidazione, legata al tempo trascorso, e alle cattive condizioni di conservazione in cui sono stati tenuti.

In aggiunta poi, alle dichiarazioni rilasciate dal personale del Sant’Orsola di Bologna e altri testimoni ascoltati, sarebbero partite le indagini che hanno condotto gli inquirenti sino agli scantinati di un museo anatomico dell’Università. Con tutta probabilità quello che, fino alla fine degli anni ’90, aveva sede proprio nel padiglione 18 del Policlinico di Bologna.

Quell’edificio che fu oggetto di un lunghissimo intervento di restauro, conclusosi circa tre anni fa. Ovviamente, per fare i lavori, era stato necessario prima sgomberare i locali.

La Procura ha posto sotto sequestro tutta l’area della scoperta, per le doverose indagini del caso e iscritti nel registro degli indagati il gestore del capannone.

ph crediti ilrestodelcarlino.it

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