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L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), l’ente comunitario che si occupa della valutazione del rischio degli alimenti per il consumo umano e dei mangimi, ha proposto un’importante diminuzione del consumo umano di bisfenolo A (BPA), sostanza chimica utilizzata in diverse tipologie di contenitori per alimenti e bevande, come anche lattine, biberon, pericolosa per la nostra salute e soprattutto dei più piccoli.

Secondo gli esperti dell’ente, infatti, il livello massimo giornaliero tollerabile di assunzione di BPA andrebbe abbassato di 100.000 volte rispetto alla soglia attuale consentita, fino ad arrivare a non più di 0,04 nanogrammi per chilo di peso corporeo.

Il bisfenolo A fa parte della classe degli interferenti endocrini, sostanze che interagiscono in vario modo con il sistema endocrino, l’insieme di ghiandole e cellule che producono ormoni. Alcuni di questi composti imitano l’azione di alcuni ormoni (il bisfenolo A sarebbe in grado di mimare l’azione degli estrogeni, ormoni femminili). Altri interferiscono con la produzione e il controllo degli ormoni o si legano ai loro recettori.

Studi scientifici indicano che il bisfenolo A sia una sostanza dannosa per il sistema riproduttivo maschile e femminile, il sistema nervoso e immunitario; inoltre, esisterebbe anche il sospetto che questa sostanza, come altri interferenti endocrini, possa avere un ruolo nell’origine di alcuni tumori come ad esempio quello di tipo mammario.

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