Cucinare è diventato un ottimo antistress per molti di noi, a causa del lockdown, ma anche per la vita che diventa sempre più frenetica, ogni giorno che passa.
Con tanti ostacoli e paure da poter superare.
La salute infatti passa anche attraverso la nutrizione e sia perché siamo diventati molto più attenti e consapevoli, sia perché è anche un modo per tenere unite le famiglia in questo momento così difficile, per tutti quanti noi.
Ecco perché si parla allora di comfort food per il piacere che ci restituiscono certi piatti di famiglia e della tradizione che infatti abbiamo ricominciato a cucinare prendendoci del tempo molto più di quanto lo si facesse anche prima.
Nel report annuale internazionale Food Trends 2022, realizzato in 12 paesi del mondo da Bimby, in collaborazione con la società di ricerche Mintel, c’è la conferma e anche la consapevole vocazione alla sostenibilità con la volontà di voler per forza di cose, adottare anche comportamenti che sono sempre più sostenibili, come ad esempio modalità anti spreco nella preparazione di piatti, utilizzando parti che prima venivano ad esempio buttate via.
Per la maggioranza degli intervistati la salute è al primo posto, connessa sempre di più al resto del pianeta.
In risposta alla pandemia e alle numerose sfide mentali ed emotive degli ultimi 18 mesi, i consumatori hanno scelto il cucinare – e in generale un’attività manuale – come strumento per gestire i propri livelli di stress. I consumatori in Spagna (45%) e Finlandia (43%) sostengono questo metodo in particolare e 1 consumatore su 4 nel resto d’Europa usa anche la cucina come antistress. Ma in che senso? Da routine a rito. L’idea dei rituali legati alla preparazione e al consumo del cibo ha origine nei paesi asiatici, ma concetti come il mangiare consapevole e come la meditazione stanno diventando sempre più popolari in tutta Europa. e benessere.
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