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L’uso dell’antivirale nirmatrelvir (molecola di Pfizer nota con il nome commerciale di Paxlovid) insieme a un farmaco comunemente usato contro l’Hiv (ritonavir) riduce di quasi il 90% il rischio di essere ricoverati o azzera del tutto quello di morte.

È quanto emerge da una sperimentazione clinica internazionale i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine.

La sperimentazione in questione, ha avuto luogo tra luglio e dicembre del 2021, e ha coinvolto ben 2.246 persone con Covid sintomatico non vaccinati e che avessero almeno una condizione di rischio, per esempio più di 60 anni, patologie che comportano una inefficiente risposta immunitaria, obesità, diabete, ipertensione, cancro, malattie polmonari, cardiovascolari o renali. La metà di essi ha ricevuto nei 5 giorni dopo la comparsa dei sintomi un placebo, l’altra metà i due antivirali: è stato infatti osservato che l’aggiunta di basse dosi di ritonavir è in grado di potenziare l’efficacia della molecola anti-SarsCoV2.

Tra i pazienti trattati con i due antivirali, 8 su 1.039 (lo 0,77%) hanno avuto bisogno del ricovero e nessuno è morto. Nel gruppo di controllo sono stati registrati 66 ricoveri su 1.046 partecipanti (6,31%) e 12 decessi. La riduzione del rischio di ricovero è risultata pari all’87,8%.

Dati questi che fanno bene sperare per il futuro anche per chi è più a rischio come appunto gli anziani.

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