Sono 17, su 169, i bambini colpiti dall’epatite acuta di origine sconosciuta in 12 Paesi del mondo, che sono sottoposti a trapianto di fegato, ed è stato segnalato almeno un decesso. E’ il primo bilancio, aggiornato al 21 aprile, fatto dall’OMS, Organizzazione mondiale della Sanità, sulla situazione nel mondo.
I bambini dei casi registrati hanno un’età compresa tra un mese e 16 anni.
Secondo l’Oms, poi, “non è ancora chiaro se si sia verificato un aumento dei casi di epatite o un aumento della consapevolezza dei casi di epatite che si verificano al tasso previsto ma non vengono rilevati. L’adenovirus è un’ipotesi possibile e le indagini sono in corso per l’agente eziologico”. Sia in Gran Bretagna sia in Olanda si è registrato un notevole aumento della circolazione dell’adenovirus e dai test era stato rilevano in 74 casi mentre in 19 è stata trovata un’infezione da Covid più adenovirus.
I sintomi presentati sono sintomi di tipo gastrointestinale. con dolore addominale, diarrea e vomito che precedono la comparizione della epatite acuta grave e livelli aumentati di enzimi epatici. “La maggior parte dei casi non aveva la febbre. I virus comuni che causano l’epatite virale acuta sono virus dell’epatite A, B, C, D ed E. Non sono stati rilevati in nessuno di questi casi. I viaggi internazionali o i collegamenti ad altri paesi sulla base delle informazioni attualmente disponibili non sono stati identificati come fattori”, spiega l’Oms.
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