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Un nuovo anticorpo coniugato sacituzumab-govitecan – un nuovo tipo di farmaco in cui l’anticorpo si lega al chemioterapico per portarlo direttamente all’interno della cellula tumorale, e per questi definito ‘chemioterapia intelligente’ – estende significativamente la sopravvivenza rispetto alla chemioterapia nel carcinoma mammario triplo negativo metastatico e migliora la sopravvivenza libera da progressione della malattia nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico di tipo Her2 negativo fortemente pre-trattate.

I dati sono stati presentati al Congreso della Societa’ americana di oncologia clinica (ASCO).

“Sacituzumab-govitecan è un farmaco estremamente innovativo che sfrutta la capacità di un anticorpo in grado di andare a bersaglio di un target specifico sulle cellule tumorali, portando con sé un potente chemioterapico. Questo permette da una parte una grande efficacia terapeutica, dall’altra di ridurre la tossicità legata all’esposizione delle cellule normali”, commenta Giampaolo Bianchini, responsabile del Gruppo mammella nel Dipartimento di oncologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano. E aggiunge: “Questa molecola è approvata dagli enti regolatori americani ed europei per la malattia triplo-negativa metastatica, e ad ASCO è stata confermata la sua capacità di dimezzare il rischio relativo di morte, un risultato che non ha precedenti in questo particolare tipo di tumore mammario particolarmente aggressivo. Siamo tutti in attesa della rimborsabilità del farmaco in Italia”.

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