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Agganciava decine di ragazze minorenni su una nota piattaforma social e e dopo averne carpito la fiducia le aveva indotte a pratiche pericolose di dimagrimento e autolesionismo e al raggiungimento dell’anoressia.

Per questo un libero professionista di quaranta anni residente in centro Italia, già condannato per pornografia minorile, il quale sui suoi profili social e sul proprio blog si presentava come medico pur non avendo mai conseguito alcun titolo in merito, e si definiva coach pro-Ana, è stato denunciato dalla Polizia di Stato.

L’operazione denominata “Free Angels” della Polizia Postale di Trieste e Udine con il coordinamento del CNCPO (Centro Nazionale di Coordinamento alla Pedopornografia Online) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma nasce da una segnalazione fatta da una quindicenne, da mesi ricoverata presso il reparto di pediatria di un ospedale della regione, per disturbi del comportamento alimentare e patologie conseguenti ad atti “anticonservativi”.

L’uomo consigliava alle pazienti non assumere più di 500 calorie al giorno. Di bere molta acqua per lenire il senso di fame e quello di farsi docce gelate per stimolare l’organismo a un maggiore dispendio di energia, cosa che nella vittima aveva creato quasi uno svenimento.

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