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Il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni. Dopo il voto di fiducia del pomeriggio al Senato con l’assenza del M5s al Dl Aiuti, e un successivo colloquio di quasi un’ora con il presidente Mattarella, il premier Draghi ha diffuso una lettera per comunicare di aver deciso di lasciare il governo. Una comunicazione data al termine di un Consiglio dei ministri che è durato circa un quarto d’ora. Subito dopo Draghi si è recato al Quirinale per presentare formalmente le sue dimissioni al Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella che le ha respinte e ha rinviato Draghi alle Camere.

Ricordiamo che già nel pomeriggio Draghi non si era presentato al Senato, suscitato l’ira di Fratelli d’Italia.

“Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più”, ha sottolineato il premier Mario Draghi in Cdm.

“La Lega è stata leale, costruttiva e generosa per un anno e mezzo, ma da settimane il presidente Draghi e l’Italia erano vittime dei troppi No del Movimento 5 Stelle e delle forzature ideologiche del Partito democratico. La Lega, unita e compatta anche dopo le numerose riunioni di oggi, condivide la preoccupazione per le sorti del Paese: è impensabile che l’Italia debba subire settimane di paralisi in un momento drammatico come questo, nessuno deve aver paura di restituire la parola agli italiani”. Come riferisce una nota della Lega.

“Ora solo al lavoro perché mercoledì alle Camere si ricrei la maggioranza e il Governo Draghi possa ripartire. Il Paese piomba in una crisi gravissima che non può permettersi”. Le parole del Pd, tramite il suo segretario Enrico Letta.

“Complimenti al M5S per aver fatto questo guaio mentre c’è una crisi in corso, c’è una guerra ai confini dell’Europa, già la Borsa oggi è crollata, lo Spread sale, c’è un’impennata dei prezzi di tutte le materie prime. E’ da irresponsabili aver provocato questo caso, con un’arroganza e con dei ricatti che sono inaccettabili”. Le parole del coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani a margine della cerimonia per la festa del 14 luglio a Palazzo Farnese a Roma.

“Il M5s ha dato sostegno a questo governo sin dall’inizio con una votazione” e i con i “pilastri della della transizione ecologica e della giustizia sociale. Se poi si crea una forzatura e un ricatto per cui norme contro la transizione ecologica entrano in un dl che non c’entra nulla, noi per nessuna ragione al mondo daremo i voti”, ha sottolineato nel pomeriggio Giuseppe Conte uscendo dalla sua abitazione. “Se qualcuno ha operato una forzatura si assuma la responsabilità della pagina scritta ieri. L’introduzione” di quella pagina “è stata la riunione del Cdm in cui i nostri ministri non hanno partecipato al voto”.

“Non accettiamo scherzi, per FdI questa legislatura è finita e daremo battaglia perché si restituisca ai cittadini quello che tutte le democrazie hanno e cioè la libertà di scegliere da chi farsi rappresentare per fare cosa”.

Così la leader di fratelli d’Italia, Giorgia Meloni sul palco della festa dei Patrioti a Palombara Sabina.

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