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Proseguono le proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne arrestata dalla polizia di Teheran perché non portava il velo in modo “appropriato”, morta tre giorni dopo in ospedale a causa delle percosse degli agenti. Nonostante il divieto delle autorità, centinaia di persone si sono radunate nella città della giovane, Saqqez, per la sepoltura, gridando slogan antigovernativi come “morte al dittatore” e strappando manifesti della guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei. Usati dalla polizia i gas lacrimogeni per disperdere la folla.

Almeno 50 le persone rimaste uccise nella repressione delle proteste in Iran.

Lo ha reso noto oggi l’ong Iran Human Rights (IHR) che ha sede ad Oslo.

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