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Una nuvola di gas metano si è formata sulla Scandinavia dopo l’incidente avvenuto al gasdotto Nord Stream e si dirige verso l’Italia. Secondo i calcoli fatti da Stephen Matthew Platt, scienziato del clima presso l’istituto norvegese di ricerca sull’aria Nilu, si tratterebbe di circa 40 mila tonnellate di metano.

Il gas si sta spingendo verso il nord e potrebbe arrivare fino alle isole Svalbard nel giro di pochi giorni.

L’Unep, agenzia Onu per l’ambiente, ha lanciato un importantissimo avvertimento: si tratterebbe del più importante e pericoloso rilascio di gas, mai registrato prima.

Perché un grammo di metano inciderebbe 20-30 volte in più rispetto all’anidride carbonica sul riscaldamento globale. I pericoli imminenti per l’uomo non ci sarebbero subito, almeno in ambienti al chiuso. Ma il clima ne risentirebbe. Anche perché è per estensioni, corrisponde alle emissioni di un anno intero in una metropoli come Parigi o in un’intera nazione come ad esempio la Danimarca.

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