“Mia figlia è in obitorio, mentre chi l’ha investita è libero!”

La notte del 31 ottobre scorso ha investito e ucciso con la sua auto una giovane di anni 22, Miriam Ciobanu a Pieve del Grappa, nel Trevigiano. Risultando positivo all’alcol e a stupefacenti, ma è già libero.

Il gip di Treviso ha disposto infatti, alcune sera fa, per lui l’obbligo di dimora nel comune di residenza (San Zenone degli Ezzelini) con divieto di uscire dalle ore 19.30 alle 5.30 del mattino, come richiesto dalla Procura di Treviso guidata dal procuratore Marco Martani. Per lui gli inquirenti trevigiani hanno chiesto un alleggerimento della misura cautelare, da non intendere come anticipo della pena anche per fatti gravi, ritenendo insussistente per Giovanardi il pericolo di inquinamento delle prove e la possibilità di fuga o reiterazione del reato visto che al giovane è stata ritirata la patente e la sua autovettura è stata distrutta.

Dura la reazione del papà d Miriam, Giovanni Ciobanu: “Al ragazzo che ha ucciso Miriam è già stata ridata la libertà, può fare una vita normale. Io sono stato all’obitorio oggi a vedere mia figlia, lui se la spassa”, le sue parole nell’apprendere la notizia. “”Non ce l’ho con nessuno – ha aggiunto – mi chiedo solo se per caso quel giudice abbia una figlia…”.